Come la ricerca per immagini ha cambiato il modo di fare shopping online

Non è una novità assoluta nel mondo, ma sta assumendo sempre più campo nelle modalità di ricerca per lo shopping online. La ricerca per immagini lanciata da Google ci consente di cercare l’oggetto dei nostri desideri e ritrovare ciò che stiamo cercando. Anche Ebay e Amazon si sono dotati di questo sistema, per rendere sempre più completa l’esperienza per il consumatore.

Una funzionalità che sarà implementata anche per il mobile, con la funzionalità drag & drop disponibile per Android e iOS negli Stati Uniti, Russia, Germania e Australia. Non è chiaro quando questo nuovo servizio arriverà concretamente anche in Italia, ma i colossi degli e-commerce si stanno adoperando sempre di più per essere responsive alle richieste dei consumatori, sempre più attenti all’evoluzione dei sistemi che utilizzano.

Tratto da mark-up.it 

Starbucks e la nuova alleanza con Alibaba

In questi caldi pomeriggi d’estate un frappuccino o un tè dissetante possono davvero fare la differenza e per questo, secondo alcune indiscrezioni, Starbucks è pronto ad allearsi con Alibaba per portare il suo caffè in giro per la Cina.

Sembra proprio che i due colossi esperti nel loro settore, abbiano deciso di unire le forze. In particolare l’esperto di caffè americano vorrebbe risalire nelle vendita nel paese dopo non aver ottenuto i risultati sperati. Per farlo si legherà al servizio Ele.me, una branchia del più famoso sito di e-commerce cinese.

Starbucks cerca di stare sempre al passo con i tempi e addirittura di superare le aspettative che la vasta clientela a su questo marchio.

Tratto da lastampa.it

Google e Ahold Delhaize insieme per una nuova app

Basta con le liste della spesa scarabocchiate su pezzi di carta spesso dimenticati in giro o impossibili da leggere, da oggi arriva un nuovo modo di fare acquisti. Ci pensa l’assistente vocale di Google a conservare la nostra spesa. La sperimentazione di questo nuovo servizio è partito da due insegne olandesi, Bol e Jumbo, del gruppo Ahold -Delhaize e si può usare tranquillamente tramite un app.

Non servirà più digitare o scrivere il proprio elenco ma sarà sufficiente dettare la spesa per non dimenticare cosa dobbiamo acquistare. Ma non è l’unica cosa che Appie, questo il nome, offre. Sul proprio smartphone si potranno avere tutte le informazioni utili su meteo, news, si potrà accedere ad alcuni giochi e, inoltre, si potranno tenere sotto controllo i valori nutrizionali su alimenti e ingredienti, interagendo anche direttamente con l’azienda che dispenserà consigli su ricette o proponendo anche offerte personalizzate.

Tratto da instoremag.it

eBay sposa Apple Pay e dice addio a PayPal

Tutte le cose belle prima o poi finiscono ed è il destino che potrebbe toccare anche a eBay e PayPal. Il sito di e-commerce sta, infatti, facendo la corte ad Apple Pay per inserirlo come metodo di pagamento alternativo a partire da questo autunno e, momentaneamente, solo negli Stati Uniti.

PayPal rimarrà un’opzione facoltativa fino al 2023 ma sarà sempre meno incoraggiata per far spazio al nuovo metodo di pagamento. Questo addio consentirà ai milioni di acquirenti della piattaforma eBay di poter fare transazioni e pagamenti senza mai abbandonare l’app, con un metodo molto più veloce e già utilizzato da tantissimi utenti.

Tratto da wired.it 

Dalla Cina all’Europa, JD.com punta all’espansione

Un lungo viaggio dalla Cina per arrivare fino al Vecchio Continente, iniziando dalla Germania. Così il noto e-commerce asiatico JD.com  vuole puntare al mercato europeo. Parola del fondatore Richard Liu che,  secondo quanto riporta il quotidiano Handelsblatt, non punta più solo alla Germania  come obiettivo principale, anche se è già in programma l’apertura di una sede operativa a fine 2018.

Per favorire il suo ingresso nel territorio europeo il founder di JD.com potrebbe pensare anche ad alcune acquisizioni: “Se vediamo una buona opportunità, la prenderemo” ha dichiarato Liu senza sbilanciarsi troppo.

Un a serie di investimenti nella logistica e nella vendita offline sono stati messi a segno per incrementare la presenza nel mercato cinese prima di puntare, con convinzione, all’Europa.

Fonte: fashionnetwork.com

Balmain sceglie Ynap per rilanciare l’e-store

Balmain si affida al gruppo Yoox Net-a-porter per il suo nuovo flagship online. Finora, il marchio francese di proprietà del gruppo Mayhoola aveva gestito internamente il proprio spazio e-commerce. A seguito del patto con Ynap, il sito del brand non includerà solo lo store virtuale ma anche contenuti editoriali, video, capsule speciali e un servizio di click-and-collect. Il nuovo flagship online sarà fruibile da clienti provenienti da oltre 100 mercati, e offrirà più metodi di pagamento, valute e lingue.

Finora il sito web ha generato il 4% circa delle vendite del brand e, anche se il CEO Massimo Piombini non si aspetta una crescita immediata, prevede di triplicare la percentuale nell’arco di 3-4 anni. Secondo il manager italiano, la maggior parte degli introiti online continuerà a derivare da piattaforme esterne, in primis da e-tailer come Net-a-porter e Mytheresa.

Nel 2017 le vendite di Balmain hanno raggiunto i 154 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente.

Tratto da pambianconews.com

Kroger testa il servizio delivery driveless

Attraverso una partnership con Nuro, azienda creatrice di un veicolo completamente senza pilota, il grocery americano Kroger consegnerà presto gli ordini effettuati online utilizzando una flotta di mezzi self-driving. La fase di test è prevista per questo in autunno.

I clienti potranno effettuare il loro ordine con consegna attraverso il sistema di ordinazione ClickList di Kroger e la app di Nuro. Gli ordini verranno quindi consegnati da un veicolo a guida autonoma Nuro. Il servizio coincide con il programma Restock Kroger dell’azienda, che si concentra sull’accelerazione dell’impegno del grocer nei confronti degli sforzi digitali ed e-commerce.

“Come parte di Kroger Restock, abbiamo già iniziato a ridefinire la grocery customer experience e ad ampliare l’area di copertura per offrire qualsiasi cosa, sempre e ovunque,” ha dichiarato Yael Cosset, Chief Digital Officer Kroger. “La collaborazione con Nuro creerà valore per il cliente, fornendo agli americani l’accesso a una consegna rapida e conveniente a un prezzo equo.”

Questa è solo una delle varie iniziative di Kroger per spingere al massimo la sua offerta digitale. L’azienda ha di recente annunciato la creazione di un quartier generale separato per il suo team digitale a Cincinnati. Inoltre, per far evolvere ulteriormente il suo business digitale, la società ha annunciato una partnership esclusiva con il grocery online Ocado e ha acquisito la società di meal-kit online Home Chef.

Tratto da blog.ispira.com

Google investirà 550 milioni di dollari nella società cinese di e-commerce JD.com

Google investirà 550 milioni di dollari (circa 470 milioni di euro) nella società cinese di e-commerce JD.com, nel tentativo di rafforzare la sua posizione sul mercato cinese. L’accordo darà a Google il controllo su meno dell’1 per cento delle azioni di JD.com, che insieme ad Alibaba è una delle due più grandi piattaforme di shopping online in Cina. JD.com sarà inserita nella piattaforma di e-commerce di Google, Google Shopping.

La stessa operazione, che vista dal versante Jd.com può essere letta come una dichiarazione di esplicita concorrenza ad Alibaba e che ha come base di partenza i 51 miliardi di dollari (43,9 miliardi di euro) generati dall’e-commerce cinese nel 2017, potrà contare sulla tecnologia search & analytics di Google, che tra l’altro sta sperimentando una propria piattaforma shopping, e sulla logistica Jd.com. Sul piatto iniziale c’è un mercato, quello cinese, da oltre 750 miliardi di dollari (645,6 miliardi di euro) che non accenna a rallentare la sua corsa, attesa a un +20% annuo dagli analisti.

Ma quello è solo il primo passo di una visione più ampia che vede il coinvolgimento della società anche sui mercati del sud est asiatico e, soprattutto, su quelli europeo e statunitense, attraverso la promozione dei prodotti di JD.com sul servizio di shopping della stessa Google.

Va ricordato, infine, che l’alleanza con Jd.com per Google non implica, per adesso, iniziative specifiche per il mercato cinese, dove i principali servizi del colosso americano sono limitati a causa delle controversie con il governo cinese.

Tratto da ilpost.it

Amazon lancia “Consegna Oggi”, il nuovo servizio di consegna in giornata a Milano

Amazon lancia a Milano e hinterland un nuovo servizio di consegna in giornata. Si tratta di Consegna Oggi, valido per oltre un milione di prodotti, che per gli abbonati Amazon Prime non avrà costi aggiuntivi oltre a quelli dell’abbonamento.

Nella pratica dal lunedì al venerdì effettuando alla mattina un ordine dal valore di almeno 29 euro il cliente può ricevere la consegna tra le 18.30 e le 21:30 del giorno stesso. Al di sotto di tale valore minimo l’opzione di consegna in giornata costa 6,99 euro a ordine. Per i clienti non Prime, la consegna in giornata costa 8,99 euro a ordine.

Sono disponibili, tra l’altro, prodotti di elettronica, giocattoli, libri, videogiochi, prodotti per la casa e la cucina e prodotti per la cura della persona.

Tratto da diariodelweb.it

Apple potrebbe lanciare una carta di credito con Goldman Sachs

Secondo un rapporto del Wall Street Journal, Apple si starebbe preparando a rilasciare una carta di credito in collaborazione con Goldman Sachs.

La nuova carta di credito, che segnerebbe la fine della partnership di Apple con Barclays, utilizzerà il marchio Apple Pay e dovrebbe essere rilasciata all’inizio del prossimo anno. Goldman Sachs potrebbe anche fornire altri servizi bancari (come i prestiti) ai clienti Apple.

Goldman Sachs viene da una partnership pluriannuale con American Express e la sua carta Platinum. La mossa arriva pochi mesi dopo che Goldman Sachs ha acquisito il team di Final, una startup che ha fatto basato proprio sulle carte di credito il suo business model diventando un player importante del settore.

La partnership è stata riportata in precedenza giovedì dal Wall Street Journal. Andrew Williams, portavoce di Goldman Sachs, e Christine Monaghan, una portavoce di Apple, non hanno voluto commentare la notizia.

Per quanto riguarda Apple, la mossa sembra puntare a essere un incentivo per l’adozione di Apple Pay da parte degli utenti, ma non è chiaro in che modo la carta funzionerà rispetto a come opera attualmente il servizio o quale tipo di vantaggi l’azienda offrirà per invogliare gli utenti a iscriversi esso.

La carta potrebbe aiutare Goldman a inserirsi nelle vite degli utenti di iPhone, che rappresentano una fascia di consumatori molto più ampia di quella che ora serve la società, e alla fine aprirli agli altri servizi che la banca ha da offrire.

Tratto da ninjamarketing.it