Showroomprivè acquista il 100% di Beautéprivée

Showroomprivé ha acquisito una partecipazione del 100% in Beautéprivée, azienda francese attiva nella vendita privata online del settore beauty, che conta oltre 8 milioni di membri e più di 1.000 marchi partner.

Il gruppo deteneva già il 60 per cento della società e, all’inizio dell’anno aveva aumentato il proprio capitale di 40 milioni di euro, per finanziare questa acquisizione, per un importo di poco superiore a 20 milioni di euro.

Come ha spiegato Showroomprivé, attraverso una nota, l’operazione “mira a rafforzare la posizione di leadership verticale del gruppo nella bellezza e nel benessere, un mercato con un forte potenziale di crescita e complementare al settore della moda”.

“Con Beauteprivée continuiamo a sviluppare la nostra interessante gamma di prodotti al miglior prezzo, adattata alle aspettative della digital woman. In questi due anni abbiamo lavorato insieme per sviluppare il marchio Beauteprivée, che ha quasi triplicato i suoi membri e più che raddoppiato il suo fatturato”, hanno sottolineato Thierry Petit e David Dayan, co- ondatori e co-presidenti di Showroomprivé.

Frédéric Bille e Xavier Chauvin, attualmente co-presidenti, continueranno a essere coinvolti nell’organizzazione aziendale per tutto il 2019 per assicurare la transizione manageriale.

Fonte: fashionunited.it

Walmart, intelligenza artificiale contro la rottura di stock

Walmart scommette sulla tecnologia nel concept sperimentale “Intelligent Retail Lab” aperto nella città di Levittown, nello stato di New York.

Il punto vendita, che offre più di 30.000 articoli in vendita distribuiti su una superficie di 4.500 mq, sfrutta un sistema combinato di telecamere e sensori per monitorare gli scaffali e le isole, inseriti in un ecosistema server collegato ai dispositivi mobile degli addetti alle vendite.

L’obiettivo è velocizzare il processo d’inventario dei prodotti, permettendo agli addetti di sapere con facilità e precisione dove e quando rifornirli, evitando così la rottura di stock.

Le telecamere sono in grado di identificare in maniera autonoma i prodotti, riconoscerne il tipo e indicare quando provvedere al riempimento dello scaffale. Infine, tutti i dati e le informazioni fornite dai sensori e dalle telecamere vengono raccolte in una banca dati presente nel negozio.

Fonte: GDOWeek