Alexa parla finalmente italiano

Ci sono voluti anni e non solo ingegneri ed esperti di intelligenza artificiale ma anche linguisti per “tradurre” Alexa, l’assistente virtuale e riconoscitore vocale di Amazon, in italiano, ma ora ci siamo.
La mente dei dispositivi Echo, con il quale fare ordini vocali ma anche chiedere le notizie e le previsioni del tempo e controllare i dispositivi di casa, dalle luci alla macchina del caffè, arriva per i clienti di lingua italiana (dopo USA, dova ha debuttato nel 2014, e attualmente disponibile in tedesco, francese spagnolo e giapponese) insieme a quattro dispositivi speaker a controllo vocale interamente progettati attorno alla voce, con integrazione Alexa: Amazon Echo, Echo Plus, Echo Dot ed Echo Spot. Amazon lancia anche un dispositivo che si associa a Echo: Echo Sub e un nuovo dispositivo per la Casa Intelligente: Amazon Smart Plug. I clienti possono preordinarli ora ma la consegna partirà dal 30 ottobre.

La “mente”, ovvero l’intelligenza artificiale, è Alexa: risiede nel cloud ed è dunque in grado di autoapprendere e migliorare le sue prestazioni. Basta chiedere e Alexa risponde alle domande, riproduce la musica, legge le notizie, controlla la Casa Intelligente, aggiunge attività alla Lista delle cose da fare, e molto altro ancora. Con il controllo vocale a lungo raggio è possibile avviare queste funzionalità anche dall’altra parte della stanza, usando semplicemente la voce. senza muovere un dito.

Una modalità che promette di farci fare un ulteriore salto nelle nostre abitudini di vita quotidiana, e nel modo in cui facciamo la spesa e gli acquisti in genere, già rivoluzionate dall’uso dello smartphone.

Source: instoremag.it

Uber pronto a lanciare il food delivery con i droni

Entro il 2021 Uber Eats ha in programma di lanciare un nuovo sistema di food delivery tramite i droni. Ad annunciarlo è il Wall Street Journal che avrebbe adocchiato sul sito dell’azienda una nuova posizione lavorativa per sviluppare dei software, prontamente rimossa.

L’idea sarebbe quella di automatizzare ancora di più i propri servizi e di lanciarli su più mercati. Mentre Uber e altre società lavorano su droni di consegna di generi alimentari, devono affrontare severe normative federali.

Sebbene le persone, come i conducenti, facciano ancora parte del suo attuale modello di business, potrebbero non essere incluse in futuro. Per ora, i conducenti e i corrieri sono una preziosa fonte di dati per Uber, utile per costruire una tecnologia autonoma migliore.

Tratto da forbes.com

Sedano’s lancia il supermercato robot

Una nuova tecnologia di vendita al dettaglio dovrebbe essere lanciata nei prossimi mesi, portando un’automazione innovativa e trasformando l’economia eGrocery. A questo sta lavorando Sedano’s.

Gli ordini dei clienti verranno effettuati tramite un’app online e realizzati dal Centro di micro-evasione degli ordini automatizzato di Takeoff, con il supporto degli impiegati di Sedano. I robot abilitati consentono di ordinare fino a un massimo di 60 articoli in pochi minuti, una frazione della velocità e del costo delle attuali opzioni di prelievo manuale.

Tratto da risnews.com

Google Pay sbarca in Italia

Google Pay, il servizio permette di gestire le carte di credito/debito direttamente nell’account Google, è arrivato ufficialmente nel nostro Paese. Quest’ultimo consente, attraverso l’omonima app, di pagare velocemente su app, siti web e in tutti i negozi che supportano i pagamenti contactless e su tutte le property Google.

Per pagare con lo smartphone o lo smartwatch Wear OS è sufficiente scaricare l’app Google Pay e aggiungere una carta di credito, di debito o prepagata (Maestro, MasterCard, Visa) emessa da una qualsiasi delle banche supportate. Al momento di pagare basterà attivare lo schermo del telefono e appoggiarlo al terminale per effettuare il pagamento contactless, grazie alla tecnologia Near Field Communication. I negozi che offrono questo tipo di pagamento hanno in mostra il simbolo Nfc/contactless o il logo Google Pay nell’area delle casse.

Tratto da mark-up.it

Walmart espande i chioschi aperti h24

Un servizio per ritirare la spesa 24 ore su 24 senza interazione con i commessi. Così Walmart sta espandendo il suo servizio Pickup: un chiosco dove poter ritirare i propri acquisti online.

Dopo aver fatto l’ordine sul sito, i dipendenti di Walmart sistemano la spesa in diversi contenitori e frigoriferi per i prodotti deperibili. Una volta che l’ordine è pronto i clienti possono recarsi al punto di Pickup a loro più vicino scansionare il codice a barre ricevuto via email, il sistema recupera la spesa che è possibile ritirare dopo qualche minuto.

Per ora il servizio sperimentale della catena di negozi si trova solo ad Oklaoma City e a Sherman in Texas, ma c’è in progetto di espandere questa novità quanto prima.

Tratto da retailwire.com

Alibaba si allea con Mail.Ru

Alibaba ha stretto un accordo per il controllo del 10% (valore 484 milioni di dollari) di uno dei principali giganti tecnologici russi, Mail.Ru Group.  Grazie alla partnership Alibaba controllerà il 48% in una nuova joint venture da 2 miliardi di dollari nell’ecommerce che sarà chiamata AliExpress Russia e di cui Mail.Ru Group e altre due entità russe controlleranno le quote restanti. L’accordo è stato svelato oggi a Vladivostok, Russia, in occasione dell’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping. “Questo è un grosso passo avanti per il mercato digitale russo” ha detto il presidente di Alibaba, Michael Evans.

Tratto da ninjamarketing.it

Kohl’s continua a testare nuove tecnologie per i suoi negozi

Dei veri e propri laboratori per i test delle nuove tecnologie. Così Kohl’s sta sfruttando i suoi punti vendita investendo in tecnologie cloud e altre iniziative, testando nuovi modi di vendita in 58 negozi in tutta l’America. Al momento si trovano in una fase iniziale di test ma l’obiettivo e di rendere i propri store sempre più smart.

Sono tanti gli elementi a cui il team della catena sta lavorando. A cominciare dai locker, in stile Amazon, per i prodotti acquistati online; mobile checkout, nuovo merchandise e ancora rifacimento del layout di tutti gli store e nuovi tools per incrementare la parte tecnologica.

Ma non è finita qui. Kohl’s ha pensato anche a un servizio Buy Online Ship to Store, detto BOSS, per facilitare la vita ai propri clienti che fanno gli acquisti sul loro sito. Inoltre il retailer sta puntando anche a investire sul marketing personalizzato per creare una relazione sempre più forte, coerente e ad hoc con i consumatori.

Uno dei tool che sta implementando maggiormente riguarda proprio la fruibilità mobile e con il programma Smart Cart, una ricerca dei prodotti semplice e immediata e notifiche push su iniziative e sconti mirati per ciascun cliente.

Tratto da: risnews.com

La Rinascente usa WeChat per parlare con i clienti

Un primo servizio di messaggistica era già stato avviato per poter richiedere i capi nel flagship store di Milano, adesso La Rinascente implementa la sua offerta utilizzando WeChat On Demand per rivolgersi ai clienti cinesi che sulla piattaforma sono circa 1 miliardo e tra i più attivi a fare acquisti online.

WeChat offrirà un servizio in più rispetto a quello già lanciato con WhatsApp: oltre a poter chiedere informazioni sui capi, gli utenti riceveranno informazioni e promozioni in atto.

Pierluigi Cocchini, amministratore delegato Rinascente, spiega: “I clienti stranieri rappresentano circa il 50% del totale fatturato di Rinascente. In particolare quelli di nazionalità cinese sono i primi nel ranking delle top nationalities. Lo scontrino medio è di circa 250 euro ed è in continua crescita e solo in questa prima metà dell’anno si contano più di 275 mila loro transazioni. Con il riposizionamento del nostro Department Store verso il lusso accessibile il nostro pubblico si è arricchito e diversificato”.

Tratto da gdoweek.it

Uniqlo personalizza l’esperienza per il cliente con Google

Con Google puoi fare qualsiasi cosa e sempre più aziende lo stanno sfruttando per implementare i loro servizi nei confronti della clientela. Non è da meno Uniqlo che ha lanciato un assistente mobile che utilizza il riconoscimento vocale di Google per personalizzare i consigli per i propri utenti.

Attraverso l’assistente vocale o tramite l’app di Uniqlo, si potrà interagire con classifiche dei prodotti aggiornate ogni ora, fare ricerche per occasione, in base a quanto visto su riviste o addirittura cercando dei capi in base al segno zodiacale. Sarà possibile acquistare poi direttamente online o recarsi nello store più vicino.

Tratto da insideretail.asia

Da Walmart la spesa si fa con la realtà virtuale

Fare la spesa con la realtà virtuale sarà il futuro? Questo è il tentativo che vuole fare Walmart che avrebbe brevettato uno store virtuale dove poter fare la spesa con i famosi occhialoni che ormai tutti conosciamo.

Intanto la società avrebbe fatto domanda per due brevetti che descrivono uno “showroom virtuale” e un sistema di realizzazione che collegherebbe i clienti vestiti con cuffie VR e guanti dotati di sensori a una rappresentazione tridimensionale di un negozio Walmart, dove aggirarsi tra corridoi digitali da casa e “afferrare” prodotti, che verrebbero immediatamente prelevati e spediti da un centro di distribuzione completamente automatizzato.

Walmart si sta muovendo aggressivamente nel mondo digitale nello stesso momento in cui Amazon e altre dotcom stanno cercando di aprire negozi fisici. Amazon ha acquisito Whole Foods Market lo scorso anno e sta anche aprendo negozi senza casse, mentre Google starebbe progettando un flagship store a Chicago.

Walmart ha presentato più di una dozzina di brevetti sulla realtà virtuale, ma la sua attenzione si sta spostando dall’uso della realtà virtuale per le sue attività interne, ad esempio chiamate in conferenza virtuale, ad applicazioni esterne incentrate sul cliente.

Tratto da instoremag.it